Progetti conclusi

Progetti di ricerca conclusi

Panoramica dei progetti che abbiamo completato con successo, offrendo uno sguardo approfondito sui risultati raggiunti e sugli impatti generati.
Ogni progetto elencato ha contribuito in modo significativo al nostro campo di ricerca, portando innovazioni, scoperte e miglioramenti concreti.

Un Ospedale senza HCV: si può

Progetto di ricerca, innovazione e formazione sviluppato nell’ambito di collaborazioni pubblico-privato, finalizzato all’eliminazione dell’epatite C. Anno 2019.

Estratto relazione scientifica.

Grazie al finanziamento nell’ambito delle collaborazioni pubblico-privato – presentazione di progetti di ricerca, innovazione e formazione, finalizzati all’eliminazione dell’epatite C 2019, e dopo aver ricevuto l’approvazione del Comitato Etico a Ottobre 2021, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 sono stati raccolti i dati di tutti i soggetti ricoverati presso l’Azienda Ospedale- Università di Padova (AOPD) sottoposti alla ricerca degli anticorpi anti-HCV (HCV-Ab).

In tutto, sono stati effettuati un totale di 11.355 screening per HCV-Ab, corrispondenti a circa il 17% di tutte le ospedalizzazioni. L’attività di screening è rimasta stabile durante tutto l’anno, con un numero che è variato da 1.098 soggetti nel marzo 2022 (pari al 9,66% del totale degli screening annuali) a 841 soggetti nel giugno (equivalente al 7,40% del totale degli screening annuali).

Delle attività di screening, il 54% è avvenuto nei Reparti Medici, mentre il 29% e il 17% sono stati condotti rispettivamente nei Reparti Chirurgici e Materno – Infantili. In 509 casi (4,5%), il campione non è stato ricevuto, è stato considerato insufficiente o il test non è stato eseguito, lasciando 10.846 campioni per l’analisi. La positività al test HCV-Ab è stata rilevata in 530 casi (4,8%), mentre 109 casi (1%) sono risultati positivi sia per il test HCV-Ab che per il test HCV-RNA.

Una positività così alta potrebbe essere giustificata dal fatto che i soggetti sottoposti alla ricerca per HCV-Ab, eseguivano il test per screening o per pratica clinica, quindi con una indicazione ben precisa (es. alterazione degli enzimi epatici, soggetti con comorbidità specifiche, soggetti che dovevano intraprendere terapie immunosoppressive, etc etc). E’ da notare che la positività della carica virale tra i pazienti positivi al test HCV-Ab è stata del 20,5%, e che solo il 23% dei pazienti viremici apparteneva alla coorte di nascita 1969-1989, potenzialmente idonea allo screening nazionale per l’HCV. L’età mediana [IQR] dei pazienti con test positivo è stata di 60 anni (50-73). Le donne viremiche sono risultate significativamente più anziane rispetto agli uomini. In 48 su 109 casi (44%), i pazienti hanno ricevuto terapia antivirale con farmaci a azione diretta distribuiti dall’AOPD: 31 pazienti hanno iniziato la terapia nel 2022, mentre i restanti 17 hanno ricevuto la prima dose di farmaco nel 2023.

Considerando la divisione per gruppi di età sopra menzionata, è interessante notare che solo 9 su 48 (18%) trattamenti sono stati prescritti a soggetti nell’intervallo di età mirato dallo screening nazionale. Il codice identificativo anonimizzato dei pazienti non trattati con antivirali verrà presto consegnato ai Reparti di appartenenza al fine di comprendere le ragioni dell’esclusione dal trattamento e, soprattutto, per individuare chi possa intraprendere il ciclo di terapia antivirale.

I risultati ottenuti suggeriscono l’opportunità di rivalutare i criteri di screening per l’HCV-Ab in Italia. Infatti, nella nostra casistica, la maggioranza dei pazienti risultati viremici non rientrava nella coorte di nascita specificata nei protocolli nazionali, indicando una possibile sottostima dei casi non trattati. Inoltre, l’adozione di uno screening più esteso per l’HCV-Ab potrebbe contribuire a ridurre il carico della malattia e a migliorare l’accesso al trattamento per un numero maggiore di pazienti. Tuttavia, è necessario confermare questi dati attraverso ulteriori ricerche al fine di valutare l’efficacia e la fattibilità di un simile approccio, nonché individuare eventuali sfide nell’attuazione pratica di tali modifiche nei protocolli di screening.

BRAVE - Biological Regenerating Antigens-free substitutes for hearts Valve Endurance

Il progetto BRAVE, Biological Regenerating Antigens-free substitutes for heart Valve Endurance, nasce dalla necessità clinica di offrire opzioni terapeutiche sostitutive altamente biocompatibili per i pazienti affetti da patologia valvolare cardiaca.

La prevalenza delle patologie valvolari cardiache è in costante aumento in tutto il mondo, tanto da rappresentare un vero problema globale con una stima di 850.000 richieste di intervento al 2050. Attualmente il trattamento cardiochirurgico di sostituzione valvolare con protesi è la soluzione più efficace, ma rappresenta un problema di notevole rilevanza socio-economica.

Il Progetto mira a trovare nuove soluzioni per risolvere questi problemi.


Area di Ricerca: CARDIOCHIRURGIA

Scientific Coordinator/P.I. : Prof. Gino GEROSA

Ente di Appartenenza: Azienda Ospedale Università di Padova

Bando di Riferimento: Del. Reg. n. 1693 del 26/10/2016

Fondi Assegnati: €. 200.000

Data Inizio: _________ Data Fine: ________

Attività di CORIS: Coordinamento Generale, Gestione amministrativa e finanziaria.

Esiti di un percorso assistenziale dedicato per i pazienti con dispositivi cardiaci impiantabili (CIED) quali pacemaker (PM) defibrillatori (ICD) loop recorderd (ILR) mediante l'utilizzo di tecnologie di telemedicina

Area di Ricerca: CARDIOLOGIA

Scientific Coordinator/P.I. : Dott. Claudio BILATO

Ente di Appartenenza: Azienda ULSS 8 Berica UOC Cardiologia Arzignano

Bando di Riferimento: Chiamata – nell’ambito di collaborazioni pubblico/privato – alla presentazione di progetti di ricerca, innovazione e formazione in sanità – Anno 2018

Fondi Assegnati: €. 87.500

Data Inizio: _________ Data Fine: ________

Attività di CORIS: Emissione bando, monitoraggio e gestione amministrativa.

Analisi dell'infezione e della trasmissione da SARS-CoV-2

Area di Ricerca: COVID-19

Scientific Coordinator/P.I. : Prof. Andrea CRISANTI

Ente di Appartenenza: Dip. di Medicina Molecolare, Università degli studi di Padova

Bando di Riferimento: Finanziamento Regionale

Fondi Assegnati: €. 150.000

Data Inizio: _________ Data Fine: ________

Attività di CORIS: Emissione bando, monitoraggio e gestione amministrativa.

"Cross - sectional epidemiological study on the associazion between internal dose of PFAS and anthropometric and biohumoral parameters in the exposed Veneto population"

Area di Ricerca: PFAS

Scientific Coordinator/P.I. : Prof.ssa Cristina CANOVA

Ente di Appartenenza: Dip. di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari Università degli Studi di Padova

Bando di Riferimento: Bando di ricerca per la presentazione di progetti innovativi sui PFAS 2017-2018

Fondi Assegnati: €. 131.000

Data Inizio: _________ Data Fine: ________

Attività di CORIS: Emissione bando, monitoraggio e gestione amministrativa.

LIFELAB - Living, Innovative, Fully Engineered, Long-lasting and Advanced Bioreplacement

Il programma LIFELAB nasce con l’obiettivo di affrontare in un unico contesto laboratoriale le problematiche mediche legate all’insufficienza di tessuti ed organi, con particolare riferimento a cuore, polmoni, fegato e reni.

Attraverso un approccio multidisciplinare e sinergico, il programma LIFELAB mira a sviluppare nuove soluzioni terapeutiche per il trattamento dell’insufficienza di tessuti e organi, raccogliendo diversi gruppi di ricerca dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera di Padova che si occupano di Medicina Rigenerativa.

Applicando i principi specifici della Medicina Rigenerativa, LIFELAB mira a concepire e sviluppare strumenti utili al trattamento di malattie allo stadio terminale, rigenerando interi organi e ricostruendo tessuti, come orecchie, trachea, laringe, esofago, muscoli scheletrici, condotti urinari, nervi ed altri.

Inoltre, il programma LIFELAB mira a sviluppare nuovi approcci di terapia genica, nanotecnologie e applicazioni biomimetiche per ottimizzare la rigenerazione dei tessuti nei polmoni, nei reni e nel fegato. Infine, LIFELAB si pone come obiettivo quello di arrivare alla fabbricazione di organi artificiali con maggiore biocompatibilità rispetto alle attuali soluzioni.


Area di Ricerca: MEDICINA RIGENERATIVA

Scientific Coordinator/P.I. : Prof. Gino GEROSA

Ente di Appartenenza: CORIS – Azienda Ospedale Università di Padova – Università degli studi di Padova

Bando di Riferimento: Del. Reg. n. 1017 del 17/7/2018

Fondi Assegnati: €. 3.500.000

Data Inizio: _________ Data Fine: ________

Attività di CORIS: Coordinamento Generale, Project Management, Gestione amministrativa e finanziaria.